Entrati nella camera oscura abbiamo spento tutte le luci tranne una luce di colore verde-gialla, questa luce fa in modo di non iniziare il processo dei sali d'argento.
All'interno di essa abbiamo usato una carta fotosensibile e su di essa abbiamo posto degli oggetti.
Successivamente abbiamo illuminato con la torcia del cellulare la carta per meno di un secondo con gli oggetti sopra.
Finito questo procedimento abbiamo inserito la carta fotosensibile nella bacinella dello sviluppo, nella parte non coperta prima dagli oggetti si avvia il processo di annerimento dei sali d'argento, mentre la parte coperta dagli oggetti rimane bianca perché i sali non sono stati a contatto con la luce infatti il processo non si è avviato.
Finito il processo abbiamo spostato la carta nella bacinella dell'arresto che ha il compito di bloccare il liquido dello sviluppo.
Il processo finale consisteva nell'immergere la carta nel fissaggio, la quale nelle parti non coperte ha reso l'immagine inalterabile, mentre le parti coperte non cambiano al contatto con la luce.
Abbiamo lavato la foto così abbiamo tolto i resti dei liquidi usati prima.
Questo laboratorio ci è servito per comprendere il principio chimico su cui si basa la fotografia analogica: la fotosensibilità dei sali d'argento.
"Gnomo" |
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