Le immagini realizzate con questa tecnica sono la mia mano e il mio pugno.
La mano è un'impronta bianca su sfondo nero e si ottiene con il seguente procedimento:
- Immergo la mano nella bacinella del fissaggio ( composta da una parte di cloruro di sodio e quattro parti di acqua) che scioglie i sali d'argento esposti alla luce impedendone cosi il loro annerimento perché non li fa trasformare in argento metallico.
- Appoggio la mano sulla carta fotosensibile per 4/5 secondi.
- Immergo la carta nella bacinella dello sviluppo (soluzione composta da una parte di liquido rivelatore e nove parti di acqua) e osservo che l'impronta è più chiara del resto della carta, perché l'effetto di annerimento prodotto dalla luce sui sali d'argento ( è l'effetto realizzato dal liquido rivelatore che accelera il processo di riduzione del sale d'argento in argento metallico) sia sullo sfondo della carta fotosensibile.
- Immergo la stessa carta nella bacinella di arresto (composta da acqua e aceto) che ha il compito di bloccare l'azione dello sviluppo e non mette a contatto lo sviluppo con il fissaggio.
- Immergo la carta nella bacinella del fissaggio per terminare la procedura.
- La fase del lavaggio della carta serve per eliminare i resti dei composti utilizzati.
Il mio pugno è un'impronta nera su sfondo bianco e si ottiene in questo modo:
- Immergo il pugno nella bacinella dello sviluppo.
- Appoggio il pugno sulla carta fotosensibile per 4/5 secondi e osservo che c'è un effetto di annerimento nell'impronta, prodotto dalla luce sui sali d'argento.
- Immergo la carta nella bacinella del fissaggio per terminare la procedura.
- La fase del lavaggio della carta serve per eliminare i resti dei composti utilizzati.
Ho realizzato queste foto per capire praticamente che cosa è la tecnica del Chimigramma.
"La mano che saluta" |
"Il pugno" |
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